Black Panthers

venerdì 22 gennaio 2010 di Giangiacomo 3 commenti
Negli ormai remoti anni 60 nacque negli USA l'organizzazione dei Black Panthers.
Composto unicamente da afroamericani, il movimento rivendicava i diritti fondamentali dei neri d'America, ragionando in modo contrapposto al movimento pacifista di M.L. King.
Espressione del "black power", sostanzialmente era una forma di razzismo al contrario, tra l'altro particolarmente violenta.
Oggi è forse nato un analogo e nostrano movimento?
Bah! Chi può saperlo...
Certo era ora. E che finalmente ben vengano altre simili iniziative.
Ovviamente, meglio se a scopo esclusivamente dimostrativo.
Comunque, mi sarebbe piaciuto vedere la faccia del leghista mentre esprimeva con disgusto tale "clima intollerante", al cospetto di siffatto affronto!
Com'era quella? Mi pare dicesse Occhio per occhio...

Un compleanno dimenticato

martedì 19 gennaio 2010 di Giangiacomo 4 commenti
Oggi Paolo Borsellino avrebbe compiuto 70 anni.
E oggi nella sua città, gli unici che se ne ricordano sono i giovani della destra cittadina che, in sua memoria, hanno affisso per la città dei manifesti che ritraggono in manette gli ultimi boss latitanti catturati.
Tali manifesti, oltre ad urlare ai mafiosi che "faranno tutti questa fine", dettano una sorta di programma di tre punti, ammetto assai condivisibili, per "ammazzare la mafia".
Non condivido affatto l'appartenenza politica di queste persone e forse neppure, ma non fino in fondo, la durezza dei termini.
Ma non posso fare a meno di essere d'accordo con il messaggio lanciato dall'iniziativa. Che mi sembra, almeno per come appare proposto, assai limpido e intellettualmente onesto.
E io stesso, palermitano come Borsellino che a quello schieramento politico apparteneva, non ricordavo affatto questo anniversario e ringrazio i promotori per questo richiamo alla memoria, riguardante uno dei grandi eroi del nostro tempo.
E in un Paese dove sembra che al momento sia di primaria importanza la riabilitazione politica e morale di chi, come Craxi, è stato condannato ed è morto da latitante, non mi pare proprio una cosa da poco...

Se si potrebbe...

lunedì 18 gennaio 2010 di Giangiacomo 5 commenti
Oggi, nell'edizione delle 13 del TG2, affaccendato nelle attività di preparazione del pranzo domenicale, stavo ascoltando (infatti non guardavo) gli aggiornamenti sull'immane tragedia di Haiti.
Ancora oggi, immagini agghiaccianti e l'incomprensibile rilancio sul numero dei morti. Quasi una gara tra chi, fra i giornalisti, riesca a spararla più grossa.
A seguire, un servizio molto toccante sui bambini e sul loro silenzioso e dignitoso modo in cui stanno vivendo la loro tragedia.
Non sono molto d'accordo sul "dignitoso" perchè secondo me i bambini, finchè rimangono tali, sono sempre dignitosi. Ma anche perchè mi piacerebbe chiedere al giornalista com'è che, secondo lui, delle piccole e ignare creature dovrebbero reagire a un evento di tali proporzioni, oltre che al fatto di rimanere magari soli al mondo.
Poi l'appello di Totti a donare per i bambini, nella sua qualità di ambasciatore dell'Unicef. Forse l'unica cosa apprezzabile del servizio, visto il probabile seguito del personaggio, per questa giustissima causa.
Non vorrei essere frainteso e sottolineo di aver sinora parlato di Haiti, cioè di una tragedia di smisurate dimensioni, ma adesso vorrei cambiare argomento.
A conclusione del servizio, alcune interviste a gaudenti persone (come tutte quelle che spesso attualmente, in molti dei tg nazionali, commentano positivamente i successi del governo oppure, analogamente, l'ultimo modello da 100.000 euro di auto sportiva, quasi che questa fosse un oggetto accessibile a tutti...) che esprimevano l'auspicio che tutti questi bambini potessero essere adottati o comunque aiutati almeno economicamente (sempre da altri, mi pare di aver percepito!).
In realtà, queste allegre persone davano la sensazione di esprimere un frivolo pensiero, tra un momento di shopping e un altro di passeggio, nell'atmosfera tipica di queste domenicali e altrettanto "frivole" interviste on the road!
Non so perchè (lo so, lo so...) ho subito pensato al TG4!
L'apoteosi è stata però raggiunta con l'intervista di una giovane coppia.
Lui: ..."io adotterei anche a distanza e se si potrebbe anche, lo prenderei uno! Perchè no!"...
A parte il brivido alla schiena per il tono con cui parlava di orfani come se parlasse di cuccioli abbandonati, mi sono venute subito in mente diverse domande, tipo:
1) Ma il giornalista che l'ha intervistato, parla come lui? Oppure ha tralasciato per educazione l'evidente errore grammaticale?
2) Ma è possibile che abbiano intervistato solo queste persone?
3) Ma è possibile che nessun altro, così come il giornalista e il tecnico del montaggio, si sia accorto di un simile strafalcione, prima di mandare in onda il servizio?
Probabilmente io sono esagerato. Infatti ho raccomandato fino alla nausea ai miei figli che, parlando, il "se" deve andare con gli "ossi".
Però, quando sento questi errori, non posso fare a meno di infastidirmi.
Specialmente se questi vanno in onda in uno dei tg della tv di Stato.
Cioè quella che in qualche modo, anche se sono ormai lontani i tempi di "Non è mai troppo tardi", dovrebbe essere principalmente didattica nei confronti di chi la segue.
Esagero?

Ma secondo voi li pagano?

martedì 12 gennaio 2010 di Giangiacomo 4 commenti
Sforzandomi di sopportare l'ormai noto clima televisivo, avrei voluto vedere come stasera a Ballarò si sarebbe parlato del tema Rosarno.
Ahimè però, escludendo la solita bella performance di Crozza, anche oggi l'argomento in discussione è stato esclusivamente politico.
Tristemente si è parlato di aliquote e prima ancora, guarda caso, di giustizia.
E poco importa se a molti (me compreso) non è ancora chiaro cosa realmente sia successo in Calabria.
E poco importa se in tanti (me compreso) abbiamo il disagio di sentirci in grave difetto nei confronti della comunità internazionale.
Ma lui era sempre lì. Non si vedeva da un po'. Però stasera era nuovamente in televisione.
Non parlo di Floris, bensì di Belpietro.
Non so se ci avete fatto caso anche voi, ma ormai da qualche mese si può vederlo in quasi tutti i programmi politici d'intrattenimento. Talvolta addirittura in contemporanea, da un lato e dall'altro...
Certo, non mi stupirei se per tutte queste "ospitate" queste persone percepissero dei gettoni di presenza.
Però, essendo da sempre un pagatore del canone rai, forse un po' mi seccherebbe!
Ma, secondo voi, li pagano o no?

Facciamo pulizia

venerdì 8 gennaio 2010 di Giangiacomo 5 commenti
Io non so se sia solo l'ennesima provocazione, però ho paura che facciano sempre sul serio.
A quando lo stesso trattamento (finora fortunatamente solo appena accenato) per noi siciliani? E poi per i calabresi, per arrivare ai toscani passando per Campania e Lazio?
L'Italia è lunga.
È il tempo che sta diventando breve...

Dramatic Chipmunk

mercoledì 6 gennaio 2010 di Giangiacomo 1 commenti
Ho come l'impressione che il mio ultimo post sia stato un po' "tosto"...
Motivo per cui, per bilanciare, eccovi una ca**ata che recentemente mi ha fatto ridere parecchio. E che ancora mi fa quest'effetto.
Non so perchè, ma appena mi è capitato di vederla, non sono più riuscito a smettere di guardarla e guardarla e ancora riguardarla senza fermarmi!!!
E devo ammettere di aver riso fino alle lacrime...
Il brutto è che non so il perchè, ma vorrei sapere se a voi fa lo stesso effetto...
È importante anche sentire, oltre che vedere.

La speranza è l'ultima a morire?

lunedì 4 gennaio 2010 di Giangiacomo 4 commenti
Un post di qualche giorno fa dell'amico zundapp, mi ha stimolato a parlare di qualcosa che mi riguarda profondamente.
Non che mi faccia piacere o che mi addolori particolarmente discutere di tale argomento che ormai fa parte "integrante" della mia vita, ma sono però in generale abbastanza prudente a parlarne con persone che non conosco, proprio per evitare che qualcuno possa sentirsi "violentato". Oppure, peggio ancora, per evitare di sentirmi tacciare di "protagonismo", così come già accadutomi in passato...
Potrei infatti benissimo dare ragione a chi, sentendomi raccontare di un mio grave malanno, potesse chiedermi il perchè lo stia terrorizzando parlando della "malattia del secolo".
Il tono del post di cui sopra, mi ha però indotto a credere che forse parlare della conclusione positiva della mia esperienza, poteva in qualche modo essere d'aiuto. Motivo per cui, rifiutando il protagonismo di prima, sto pure scrivendo questo post.
Era il 1991 e in famiglia stavamo aspettando la nascita del secondo figlio e, proprio alle porte del Natale, ho avuto la "fortuna" di accorgermi che qualcosa non andava. Piccoli segnali. Peraltro rimasti unici. Fortunatamente non trascurati. Ma che sono stati l'inizio di un lungo e a volte tortuoso percorso durato più di dieci anni.
Un lungo periodo scandito da numerosi interventi, terapie e controlli.
E speranze. Sistematicamente interrotte e rinviate al successivo traguardo. Il penultimo dei quali circa sei anni fa.
L'ultimo (sempre e solo in ordine di tempo) invece al compimento di cinque anni consecutivi di tregua. Segno che l'ultima chemio aveva fatto il proprio dovere.
Eppure, tra i tanti "fastidi" fisici, quello che ricordo con maggior disagio era il "fastidio" di dover consolare chi, in preda alla paura per me, veniva a piangere da me e per me.
E io, pur figurandomi un'ipotetica data di scadenza stampata addosso (proprio come una mozzarella o uno stracchino...), mi ritrovavo a parlare in modo estraneo ed asettico, oltre che falsamente ottimistico, di qualcosa che mi rendevo conto mi riguardasse direttamente, ma che personalmente non riuscivo ancora nemmeno a configurare o lontanamente accettare. Almeno all'inizio...
Adesso è tutto alle spalle. E anche se ogni tanto il timore di ricaderci si fa vivo, so che questa è un'esperienza ormai conclusa.
E so anche la speranza non sia l'ultima a morire.
Ma, come dice oggi ancora zundapp in un altro post, "non bisogna fare bilanci, bisogna fare progetti".
E per quanto ogni tanto mi trovi a recriminare su alcune mie scelte, magari rimpiangendo altre non effettuate, io sono molto d'accordo con lui...