Condannati

sabato 29 maggio 2010 di Giangiacomo 8 commenti

Dice il Vaticano che l'inferno sarà più duro per i pedofili.
Non so come leggere una tale notizia. Davvero.
Mi chiedo cioè se non si tratti di una reazione eccessiva ad una tardiva vergogna, finalmente però giunta a destinazione, oppure non sia l'ennesimo proclama buttato fuori a denti stretti per confondere la acque.
Mi viene da sorridere pensando a un potenziometro, a disposizione di qualcuno assai altolocato, che regoli dalla terra l'intensità delle "pene infernali"!
Mi infastidisce, e non poco, il sapere che la tanto declamata "carità cristiana" (principio che mi è stato inculcato da piccolo e che, anche se credente non sono, cerco sempre e comunque di mettere in pratica) può andare a farsi benedire anche per voce della chiesa stessa.
Traduco: qualcuno sa spiegarmi che caspita voglia dire "sarebbe davvero meglio per i sacerdoti colpevoli di abusi sessuali su minori che i loro crimini fossero causa di morte.
Direi che una tale affermazione, io stesso non riesco proprio ad accettarla...
Non sarebbe più facile "aiutare" questi soggetti a fare un po' di "duro" ma umano carcere?

Anniversari

sabato 22 maggio 2010 di Giangiacomo 2 commenti

Un uomo fa quello che è suo dovere fare, quali che siano le conseguenze personali, quali che siano gli ostacoli, i pericoli o le pressioni. Questa è la base di tutta la moralità umana.

È una citazione di J.F. Kennedy e non di Giovanni Falcone, che pare amasse ripeterla spesso.
Direi però nessuno più di lui l'abbia meglio rappresentata. Nella vita e nella morte.

Oggi alle 17:58 è il diciottesimo anniversario del suo assassinio. Non dimentichiamolo.

Perchè?

mercoledì 19 maggio 2010 di Giangiacomo 1 commenti

È strano, non vi pare?
Santoro si ritira, separandosi "consensualmente" dalla Rai, ma restando legato all'azienda di Stato in modo esclusivo per due anni.
È strano. Ripeto.
Sono assolutamente d'accordo su quanto riportato nell'articolo di Repubblica, riguardo al fatto che il buon Michele potesse sentirsi ingessato in programmi tipo Samarcanda, il Raggio Verde e, in ultimo, Annozero.
E anzi, direi che una simile volontà di cambiamento è assolutamente condivisibile.
Ma è strano anche che Travaglio, così come dicono, sia rimasto spiazzato anche lui.
Così com'è assai strana la volontà di legarsi di fatto le mani, firmando in esclusiva un contratto per due anni con la Rai che, allo stato attuale, penso se ne farà ben poco della sua consulenza.
Peccato, vedere Annozero mi ha dato ultimamente la sensazione di trovarmi al cospetto di persone determinate, pronte a rischiare se stessi pur di dimostrare il proprio pensiero.
Pensiero che mi appariva come il mio e quello di tanti altri che, purtroppo, non hanno praticamente voce.
Peggio ancora è stato sapere che Santoro si sia fatto assistere dall'agente delle star televisive. Quello capace di ottenere sempre contratti assai remunerativi.
Peccato: sono quasi deluso.
A meno che, il motivo non sia qualche altro...
Ma ad una simile eventualità non voglio nemmeno pensarci!

Una città normale

venerdì 14 maggio 2010 di Giangiacomo 6 commenti

Una sera di qualche settimana fa, affacciato al mio balcone, mi sono detto che c'era una bella e piacevole atmosfera.
Una famiglia stava rientrando in casa, nel palazzo di fronte, e un papà rincorreva allegramente il figlio.
C’era pure una coppia che, mano nella mano, conversava amabilmente passeggiando con tranquillità.
Era uno di quei caldi giorni dello scorso aprile. Pochissimo traffico e neppure tanto rumore.
Insomma, proprio un bel momento. Che, però, mi suonava quasi strano.
C'era qualcosa che non quadrava, che non riusciva a convincermi del tutto e che quasi immediatamente ho realizzato.
"Evviva", ho detto ad alta voce, "c'è finalmente l'illuminazione pubblica sotto casa!".
E' stata realmente un'emozione non da poco: dopo oltre un anno e mezzo la "mia" strada era di nuovo illuminata dai suoi nuovissimi ed eleganti lampioni, installati ormai da qualche mese.
Ho subito chiamato a raccolta la famiglia per condividere l'emozione di rivedere la pavimentazione dei marciapiedi illuminata dalla luce gialla, il luccichio dei vetri delle automobili e le persone che passeggiavano senza la paura della totale oscurità. Sembrava insomma una strada tornata a far parte di una città "normale".
Purtroppo il giorno successivo, e tutti quelli sinora a venire, la via è tornata a far parte della Palermo che ormai conosciamo da tanto.
Nessun elegante lampione acceso e nessuna auto luccicante. Marciapiedi deserti o al massimo percorsi con paurosa premura da persone desiderose di richiudersi la porta di casa dietro.
Nessuna luce, tranne quelle delle vetrine dei negozi e quelle dei portoni dei nostri palazzi, non senza spesa ormai in parecchi illuminati anche all’esterno.
E’ stata una brevissima illusione: certamente un banale test su una linea ancora in ristrutturazione.
Viene da domandarsi, però, perché un impianto già montato da mesi non venga utilizzato al più presto, giusto per poter ridare una normale esistenza a chi le tasse le paga regolarmente e senza soluzione di continuità.
I lavori di installazione di altre linee continuano ormai lontani. Così tanto che abbiamo pure dimenticato i disagi per le zone rimozione che, improvvisamente, di tanto in tanto spuntavano dal nulla per permettere la posa dei nuovi pali.
E mi viene spontaneo chiedermi anche se, per caso, non sia stato previsto un unico interruttore per illuminare un intero quartiere…
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