La mamma arrabbiata

domenica 19 dicembre 2010 di Giangiacomo 6 commenti

L'altro ieri il Corriere della Sera pubblicava la lettera di una mamma che ragionava, non senza dolore e rabbia, del futuro della propria figlia, già trentenne e precaria senza grandi aspettative. Così come tanti altri giovani, per lo più figli della mia generazione.

E ieri su Facebook un amico, riferendosi alla suddetta lettera, ha inserito questo commento, esprimendo un pensiero analogo sulla propria figlia:

Mia figlia invece ha 10 anni e ancora tanti sogni... come fa un genitore a spiegarle che quasi certamente i suoi sogni non si avvereranno? Come fa un genitore a dirle che qualcuno le ha rubato il futuro?

Non ho potuto fare a meno di commentare il post, spostando però il punto di vista.

Mia figlia alcuni sogni li ha e per provare a concretizzarli se n'è andata. Dopo la laurea, è partita per l'Inghilterra, dove vive ormai da mesi e da dove sono certo non tornerà, perché li i suoi sogni cominciano ad avverarsi (almeno come speranza). Mio figlio, appena più piccolo, forse i suoi sogni non li ha ancora scoperti, ma ha chiaro il concetto che per realizzarli dovrà andare via anche lui.

Di mia figlia non conosco ancora la casa (anzi la stanza) in cui vive a Londra. Di mio figlio posso solo dire che ormai vive più a scuola, occupata da giorni, che a casa.

A chi lo spiego che il mio Paese mi ha rubato i figli?


P.S.: Che c'entra la foto? C'entra, c'entra...
P.S.2: Domani è anche il 2012 del 2010: mancano 731 giorni alla fine del mondo!!! :-)

E luce fu...

giovedì 10 giugno 2010 di Giangiacomo 3 commenti

In un triste giorno in cui un (bel) po' di democrazia di questo paese suicida comincia ad essere spenta, finalmente una notizia nuova e da tutti noi tanto attesa.
Dopo circa un anno e mezzo, l'unico interruttore pensato per illuminare un intero quartiere è stato installato e, evviva, abbiamo finalmente la luce sotto casa.
In realtà, la "pubblica illuminazione" è già attiva da un paio di giorni, ma prima di rimanere nuovamente deluso ho preferito aspettare per comunicare la lieta novella!
L'avevo subito fatto su facebook, guadagnandomi però lo sfottò di un amico che ha immediatamente commentato che, secondo lui, la luce era tornata solo perché tolta in un altro quartiere della città...
Se ciò risponde a verità non so e non voglio neppure crederlo.
Ma visto lo stato in cui versa questa questa povera città, non mi stupirei se ciò fosse vero.
Nel cui caso spero, per i miei concittadini, che il loro blackout duri un periodo assai più breve del nostro...

Condannati

sabato 29 maggio 2010 di Giangiacomo 8 commenti

Dice il Vaticano che l'inferno sarà più duro per i pedofili.
Non so come leggere una tale notizia. Davvero.
Mi chiedo cioè se non si tratti di una reazione eccessiva ad una tardiva vergogna, finalmente però giunta a destinazione, oppure non sia l'ennesimo proclama buttato fuori a denti stretti per confondere la acque.
Mi viene da sorridere pensando a un potenziometro, a disposizione di qualcuno assai altolocato, che regoli dalla terra l'intensità delle "pene infernali"!
Mi infastidisce, e non poco, il sapere che la tanto declamata "carità cristiana" (principio che mi è stato inculcato da piccolo e che, anche se credente non sono, cerco sempre e comunque di mettere in pratica) può andare a farsi benedire anche per voce della chiesa stessa.
Traduco: qualcuno sa spiegarmi che caspita voglia dire "sarebbe davvero meglio per i sacerdoti colpevoli di abusi sessuali su minori che i loro crimini fossero causa di morte.
Direi che una tale affermazione, io stesso non riesco proprio ad accettarla...
Non sarebbe più facile "aiutare" questi soggetti a fare un po' di "duro" ma umano carcere?

Anniversari

sabato 22 maggio 2010 di Giangiacomo 2 commenti

Un uomo fa quello che è suo dovere fare, quali che siano le conseguenze personali, quali che siano gli ostacoli, i pericoli o le pressioni. Questa è la base di tutta la moralità umana.

È una citazione di J.F. Kennedy e non di Giovanni Falcone, che pare amasse ripeterla spesso.
Direi però nessuno più di lui l'abbia meglio rappresentata. Nella vita e nella morte.

Oggi alle 17:58 è il diciottesimo anniversario del suo assassinio. Non dimentichiamolo.

Perchè?

mercoledì 19 maggio 2010 di Giangiacomo 1 commenti

È strano, non vi pare?
Santoro si ritira, separandosi "consensualmente" dalla Rai, ma restando legato all'azienda di Stato in modo esclusivo per due anni.
È strano. Ripeto.
Sono assolutamente d'accordo su quanto riportato nell'articolo di Repubblica, riguardo al fatto che il buon Michele potesse sentirsi ingessato in programmi tipo Samarcanda, il Raggio Verde e, in ultimo, Annozero.
E anzi, direi che una simile volontà di cambiamento è assolutamente condivisibile.
Ma è strano anche che Travaglio, così come dicono, sia rimasto spiazzato anche lui.
Così com'è assai strana la volontà di legarsi di fatto le mani, firmando in esclusiva un contratto per due anni con la Rai che, allo stato attuale, penso se ne farà ben poco della sua consulenza.
Peccato, vedere Annozero mi ha dato ultimamente la sensazione di trovarmi al cospetto di persone determinate, pronte a rischiare se stessi pur di dimostrare il proprio pensiero.
Pensiero che mi appariva come il mio e quello di tanti altri che, purtroppo, non hanno praticamente voce.
Peggio ancora è stato sapere che Santoro si sia fatto assistere dall'agente delle star televisive. Quello capace di ottenere sempre contratti assai remunerativi.
Peccato: sono quasi deluso.
A meno che, il motivo non sia qualche altro...
Ma ad una simile eventualità non voglio nemmeno pensarci!

Una città normale

venerdì 14 maggio 2010 di Giangiacomo 6 commenti

Una sera di qualche settimana fa, affacciato al mio balcone, mi sono detto che c'era una bella e piacevole atmosfera.
Una famiglia stava rientrando in casa, nel palazzo di fronte, e un papà rincorreva allegramente il figlio.
C’era pure una coppia che, mano nella mano, conversava amabilmente passeggiando con tranquillità.
Era uno di quei caldi giorni dello scorso aprile. Pochissimo traffico e neppure tanto rumore.
Insomma, proprio un bel momento. Che, però, mi suonava quasi strano.
C'era qualcosa che non quadrava, che non riusciva a convincermi del tutto e che quasi immediatamente ho realizzato.
"Evviva", ho detto ad alta voce, "c'è finalmente l'illuminazione pubblica sotto casa!".
E' stata realmente un'emozione non da poco: dopo oltre un anno e mezzo la "mia" strada era di nuovo illuminata dai suoi nuovissimi ed eleganti lampioni, installati ormai da qualche mese.
Ho subito chiamato a raccolta la famiglia per condividere l'emozione di rivedere la pavimentazione dei marciapiedi illuminata dalla luce gialla, il luccichio dei vetri delle automobili e le persone che passeggiavano senza la paura della totale oscurità. Sembrava insomma una strada tornata a far parte di una città "normale".
Purtroppo il giorno successivo, e tutti quelli sinora a venire, la via è tornata a far parte della Palermo che ormai conosciamo da tanto.
Nessun elegante lampione acceso e nessuna auto luccicante. Marciapiedi deserti o al massimo percorsi con paurosa premura da persone desiderose di richiudersi la porta di casa dietro.
Nessuna luce, tranne quelle delle vetrine dei negozi e quelle dei portoni dei nostri palazzi, non senza spesa ormai in parecchi illuminati anche all’esterno.
E’ stata una brevissima illusione: certamente un banale test su una linea ancora in ristrutturazione.
Viene da domandarsi, però, perché un impianto già montato da mesi non venga utilizzato al più presto, giusto per poter ridare una normale esistenza a chi le tasse le paga regolarmente e senza soluzione di continuità.
I lavori di installazione di altre linee continuano ormai lontani. Così tanto che abbiamo pure dimenticato i disagi per le zone rimozione che, improvvisamente, di tanto in tanto spuntavano dal nulla per permettere la posa dei nuovi pali.
E mi viene spontaneo chiedermi anche se, per caso, non sia stato previsto un unico interruttore per illuminare un intero quartiere…
in

A presto!

venerdì 26 marzo 2010 di Giangiacomo 9 commenti


La voglia di scrivere non è mia amica, al momento.
A presto, speriamo!
in

Peggio del McCarthy di sessanta anni fa

mercoledì 17 marzo 2010 di Giangiacomo 0 commenti

E' solo il titolo dell'editoriale di Eugenio Scalfari, comparso su Repubblica la scorsa domenica.
Non l'avevo letto dimenticando del tutto il giornale, soltanto comprato e posato in salotto...
A chi non l'avesse letto, consiglio la lettura in particolare della seconda parte.
Assai istruttiva...
Leggere e passare, please.

La medaglia d'onore

domenica 14 marzo 2010 di Giangiacomo 0 commenti

La Protezione Civile ha, giustamente, pensato di premiare i vigili del fuoco che hanno generosamente profuso il loro impegno durante le attività di soccorso a seguito del terremoto a L'Aquila.
Ai vigili, all'epoca definiti "angeli", verrà assegnata una medaglia d'onore.
Peccato però che ogni vigile dovrebbe sborsare la cifra di 130 euro per ottenerla...
Il "contributo", necessario per poter essere insigniti dell'onorificenza, è destinato ad una società privata, designata dal Governo, a cui pare che coloro che ritengano di averne diritto, potranno farne personalmente richiesta tramite un sito web.
E in effetti, mi pare corretto che l'organismo statale non può provvedere a tutto in autonomia, specie se i fondi scarseggiano, come qualcuno inopinatamente sostiene...
Pare che inoltre, se l'onorificenza stessa è richiesta "ad memoriam" dai parenti del vigile perito durante l'attività di soccorso, essi verranno esentati dalla gabella...
Io non so se tutto ciò sia vero, ma ho la stessa sensazione che mi capita quando apprendo che qualcuno è morto improvvisamente.
E cioè che spero sempre, irrazionalmente, che si tratti uno scherzo di pessimo gusto.

Il "buono vacanze"

domenica 7 marzo 2010 di Giangiacomo 2 commenti

Proprio in quest'ultima settimana è arrivata in ufficio la richiesta di pianificazione delle ferie 2010.
E, come ormai da qualche anno, sarà necessario pianificare tutte le ferie del 2010 entro la fine di marzo. Un'impresa titanica ormai.
Non è nemmeno più immaginabile riuscire a conciliare i tempi della cena odierna dei quattro adulti che compongono la mia famiglia.
Pensate quindi quando occorre pianificare le ferie di quest'estate o, peggio, di un breve periodo di vacanza nel periodo festivo, al momento lontano anni luce...
Sempre ammesso che ci siano le risorse per pianificare il tutto!
A proposito di risorse, ho casualmente scoperto che il nostro efficiente Governo è riuscito a provvedere anche a questo.
Oltre ad avere ristrutturato tutte le scuole del territorio nazionale e, a queste, pure fornito tutti i supporti necessari a formare gli italiani del futuro e dopo avere sistemato tutte le strade statali e le linee ferrate del Sud d'Italia e provveduto diligentemente a risollevare la ricerca scientifica nazionale, i nostri governanti sono anche riusciti a pensare alle nostre vacanze!
Come recita il sito dell'iniziativa, i Buoni Vacanze Italia sono uno strumento a disposizione di tutti i soggetti interessati a favorire il turismo sociale: un turismo per tutti, un turismo di qualità, solidale e sostenibile finalizzato alla crescita, all’arricchimento e alla valorizzazione sociale e culturale dell’uomo.
Si tratta di buoni spesa prepagati, emessi dal ministero del turismo, spendibili in strutture convenzionate ed acquistabili con importi fino a un massimo del 45% del loro valore.
Per ottenerli è necessario non aver superato i 35.000 euro lordi di reddito familiare nel 2010 e, cosa non trascurabile, avere anche in contanti dal 20 all'80% del totale del buono, da versare anticipatamente!
Cioè per esempio, a fronte di un valore massimo di circa 1.300 euro ottenibili e spendibili con un buono, sarà necessario versarne da circa 300 a circa 900 di euro. Anche solo per pensare di partire...
L'idea non è proprio da buttare per la rete di servizi che probabilmente potrebbe creare, specialmente con un controllo serio da parte degli organi statali preposti. Ma tutto ciò è assai strano, anche pensando a tutti i proponimenti moralizzatori e restrittivi del governo in merito di pensioni, sanità, servizi pubblici e sociali e quant'altro serve alla gente comune per "campare" e crescere.
E infatti questa sembra tanto l'ennesima iniziativa propagandistica del ministro di turno, che prevede contributi "a pioggia" che immagino destinati ai soliti furbi, non dimenticando che siamo nel Paese dell'impunità.
Mi riferisco a coloro che, da ufficialmente nullatenenti hanno, magari, il non-loro SUV posteggiato nel garage della non-loro villa...

Il mangianastri

martedì 2 marzo 2010 di Giangiacomo 9 commenti

Ascoltando una canzone di Lucio Battisti (esattamente 7 e 40, datata 1969) un'amica ha esordito commentando: "bella canzone, me la ricordo anch'io!".
Fatti due conti (la donzella, beata, ha appena più di trenta anni...), le ho subito risposto: "immagino sia un ricordo recente, dal momento che forse i tuoi non erano nemmeno sposati quando Battisti cantava questa canzone!".
E subito ho ricordato un'estate del 1970, quando col mio fratello più grande e una 500L bianca, nuova fiammante, in giro per le Madonie, ascoltavamo questa canzone con un mangianastri rigorosamente a pile!
E, per mostrare alla mia amica l'oggetto d'antiquariato, ho provato a cercarne un'immagine in rete.
Ho inserito in bing la parola mangianastri, selezionando la richiesta per immagini e ricevendo per risposta una serie di foto, tra cui:
• una banconota da 1.000 lire;
• una da 10.000 lire;
• un vasto assortimento di nastri e cassette di ogni tipo;
• una tipa che, con la forchetta, addenta un nastro magnetico;
• una miriade di Commodore 64;
• un'Alfa Romeo berlina 1750 del 1968 (bellissima....);
• alcune pubblicità delle mitiche Crystal Ball;
• e per finire, una silhouette del profilo (tipica di quegli anni e molto pop), guarda caso, del grande Lucio Battisti!
La foto del mio mangianastri (è quella sopra) l'ho poi trovata anteponendo la parola "vintage" ai termini di ricerca. Ma mi è venuto il sospetto di essere vintage anch'io ormai, nonostante i miei 80 gigabyte di mp3 (cioè la musica di una vita)...

Oh, mamma mia...

domenica 28 febbraio 2010 di Giangiacomo 3 commenti

Scusate, ma non posso esimermi!

Grande!
Grande!
Grande!

E bravi tutti!

Juventus - Palermo 0-2

Ma come si fa?!?

mercoledì 17 febbraio 2010 di Giangiacomo 7 commenti
"Il Meridione arretrato perché meno intelligente"
Ma come caspita si fa, anche soltanto, a pensarla una cosa del genere?!?
Se fosse stato un leghista padano a dire una simile baggianata avremmo potuto, come di consueto, capire...
Ma da un professorone "docente emerito di psicologia all'università dell'Ulster a Coleraine" non me l'aspettavo proprio.
Sono senza parole!!!!!

Abbey Road

martedì 16 febbraio 2010 di Giangiacomo 3 commenti

Stasera sono un po' "allegro" (devo dire molto in senso lato...).
Qualche brindisi in più e mi pare persino più facile sopportare gli ospiti alla destra di Floris (grande ma normale "italiano" assaipiùchemedio: vi consiglio di vedere il suo intervento di domenica scorsa da Fazio)!
Oggi abbiamo festeggiato un compleanno e augurato pure un grosso "in bocca al lupo" alla mia piccola primogenita di casa che, fresca di laurea, comincerà tra poco a scalare il percorso per agguantare una delle sua grandi passioni. Vorrebbe fare la giornalista e inizia una collaborazione in tal senso. E, come si dice: se son rose, fioriranno...
Però vorrei commentare la notizia di Repubblica che annuncia, invero tristemente, la messa in vendita dei mitici studi di registrazione in Abbey Road a Londra.
Chi è della mia generazione -che io abbia più di mezzo secolo, penso lo abbiate ormai capito- non può non aver fantasticato guardando la foto di copertina del disco dei Beatles.
Io ricordo di averlo fatto per ore e ore, in piena ipnosi pindarica adolescenziale...
Guardando questa immagine, credo che abbiamo tutti sognato Londra e le sue strane e sgraziate anglosassoni automobili. Quando i nostri orizzonti non andavano oltre la via sotto casa e non superavano lo spazio visibile dalla finestra di scuola.
Oppure ancora, l'ormai affermata grandezza di questi quattro comunque giovani ragazzi e l'apparente differenza dei loro stili, che era poi ciò che li ha sempre resi unici, visibile anche nel loro abbigliamento (jeans, abito informale, bianco, nero, ecc.) quando qui c'era ancora qualche lieve riluttanza verso chi portava i capelli lunghi.
E chi si ricorda che questa era una delle immagini che era, secondo taluni, l'ennesima conferma che Paul McCartney fosse morto?
Si farneticava infatti che doveva esserlo perché era l'unico dei quattro a piedi nudi o anche perché la targa del maggiolino sullo sfondo era una sorta di messaggio in codice...
Ma, Beatles a parte, anche i leggendari Pink Floyd hanno utilizzato gli studi per la realizzazione di un album simbolo degli anni settanta. Cioè Dark Side of the Moon, che fu un altro grande strumento di estraneazione "legale" dalla realtà, in quell'ultima porzione di un'epoca psichedelica!
Non ero a conoscenza però che negli studi di Abbey Road avessero suonato anche gli Radiohead che, se mi permettete, sono anch'essi recentemente entrati nel mio cuore!
Peccato quindi. E' un altro simbolo di un'epoca ormai lontana che va scomparendo.
Ma non voglio chiudere una bella serata in modo nostalgico. Anche se la mia temporanea allegria sta classicamente scemando verso un epilogo meno euforico.
E questo credo sia un buon motivo per andare a nanna...

Nonostante tutto,

domenica 7 febbraio 2010 di Giangiacomo 4 commenti

spesso riusciamo ad essere ancora geniali...


Clicca sull'immagine per leggere i commenti su Repubblica...

Viaggiare in solitudine?

venerdì 5 febbraio 2010 di Giangiacomo 3 commenti

Il caro Alessandro (per la cronaca unodicinque) ha commentato il mio post di giovedì, definendo estremo quanto esposto nell'articolo di Repubblica di Ilvo Diamanti.
In realtà volevo in qualche modo ironizzare sull'iPod, terminando una mia terna di post sui prodotti Apple, anche ironizzando sul malcostume e sulle "cattivissime" abitudini da viaggio di taluni.
Non so chi tra i due abbia più ragione ma, per la mia personale esperienza credo che il sociologo di Repubblica abbia senza dubbio qualche argomento in più.
Come me, unodicinque è abituato a vedere il bicchiere sempre mezzo pieno. Però anch'io viaggio ormai spesso per lavoro e le mie esperienze in questo senso sono, purtroppo, per lo più riferibili ai telefoni urlanti e urlati e alla maleducazione dilagante causata dalla totale assenza di regole da "galateo da viaggio".
E, cercando un improbabile contrappasso, ben poche sono quelle esperienze umane da annoverare nei miei ricordi. Anche se queste poche sono da considerarsi certo interessanti e per questo, comunque, dispensatrici di un minimo arricchimento interiore.
Ma prendendo anche quattro aerei in un giorno, avrei da raccontare per esempio di quei tizi con l'iPod sparato a palla nelle orecchie che, oltre a darti quel fastidio fisico causato dalle altissime frequenza sbordanti dalle cuffie, ti mandano a quel paese se gli fai notare che gli assistenti di volo hanno richiesto di spegnere tutte le apparecchiature elettroniche. Anche se la richiesta è indirizzata alla salvaguardia di tutti, loro compresi.
Oppure di quelli che trovi seduti al tuo posto i quali, alla tua richiesta di poterti accomodare nella poltrona a te assegnata, ti chiedono che differenza ci sarà mai tra il sedersi in quinta o in trentesima fila...
O ancora chi sale in aereo con un'impossibile quantità di bagagli, pacchi, pacchetti e quant'altro poi ti costringe a mettere la tua piccola borsa sotto i piedi o, peggio ancora, nella cappelliera in fondo all'aereo.
E come non parlare dei numerosissimi telefonini riaccesi non appena le ruote dell'aereo hanno toccato terra o delle file non rispettate per l'inutile corsa ad arrivare per primi alla scaletta!
O, per concludere, come non parlare dell'ultima "avventura" capitatami quando pensavo che non potesse accadermi più nulla di nuovo. Cioè quando lo scorso venerdì, scendendo dall'aereo non ho trovato la mia valigetta nella cappelliera, dove l'avevo sistemata in partenza.
Credo possiate immaginare quella sensazione mista di rabbia e fastidio per l'ipotetica perdita del computer e di documenti aziendali, oltre all'imbarazzo di dover quasi gridare "al ladro" verso qualcuno che era ancora sicuramente a bordo.
Anche in questo caso, l'origine di tutto ciò è stata la miope maleducazione di un innocuo gesto. Infatti la mia valigia era stata presa per sbaglio da un tizio che, ovviamente, una volta scesa l'ha poi lasciata per terra tra i sedili.
Come pensate che abbia reagito alle mie rimostranze e al fatto che gli rimproverassi di non aver rimesso la valigetta dove stava prima che la prendesse?
Fate un po' voi, anche se non penso sia difficile...

L'iPod...

giovedì 4 febbraio 2010 di Giangiacomo 5 commenti
Poteva mancare anche lui! Certo che no.
Ma per parlarne, solo però come argomento di costume (Steve Jobs stavolta non c'entra...) prendo a prestito il post di Ilvo Diamanti nella rubrica "Bussole" di Repubblica che, guarda caso, si intitola Sordi, ciechi e solitari: la nostra vita al tempo dell'iPod.
Il post è assai godibile nonchè cinico e divertente e parla, in buona parte, di "rapporti umani" da viaggio. Buona lettura.

L'iPhone...

mercoledì 3 febbraio 2010 di Giangiacomo 3 commenti


Tanto per restare in tema "Cupertino", l'immagine accanto è quella proposta dal mio cellulare all'accensione mattutina...

Da tipico addetto ai lavori, tratto gli oggetti hi-tech come un contadino tratterebbe un cane! Infatti io chiamo il computer "macchina", "ferro". O, al massimo, così com'è universalmente chiamato. Cioè "ppiccì".

Non sono infatti abituato, come invece fanno tanti, ad assegnargli un'anima e una natura "pensante".
Ma un po' mi ci affeziono, come capita con molti oggetti.

E oggi mi ha quasi fatto pena. Poverino, confuso e indeciso sul da farsi...
Si si. Proprio poverino!

L'iPad...

lunedì 1 febbraio 2010 di Giangiacomo 7 commenti
Il mio smisurato ego mi indurrebbe a pensare che potrei essere mancato a qualcuno di voi 5 o 6 abituali lettori... XD
Purtroppo, quello attuale è un pessimo periodo!
E conseguentemente, ho avuto scarsa voglia di scrivere. Ahimè!
In realtà nessun problema particolare e assolutamente nulla di grave: solo impegni e spostamenti di lavoro. Anzi, mamma mia che freddo a Bologna: da bravo siculo non ho mai visto tanta neve tutta insieme in città! =)
Non potevo però non postare l'immagine di sotto.
Che penso non possa non essere condivisa da chi, come me, ha (o pensa di avere) una vera passione per l'informatica e il web.
Per carità, sarà sicuramente un bell'oggetto ma, appeal manifatturiero a parte, non è che poi sia una grandissima novità.
Peccato però. Perchè la tecnologia immagino sia, come di consueto per apple, di altissimo livello.
E peccato anche, perchè purtroppo qui in Italia costerà come sempre, inspiegabilmente, un botto...


Black Panthers

venerdì 22 gennaio 2010 di Giangiacomo 3 commenti
Negli ormai remoti anni 60 nacque negli USA l'organizzazione dei Black Panthers.
Composto unicamente da afroamericani, il movimento rivendicava i diritti fondamentali dei neri d'America, ragionando in modo contrapposto al movimento pacifista di M.L. King.
Espressione del "black power", sostanzialmente era una forma di razzismo al contrario, tra l'altro particolarmente violenta.
Oggi è forse nato un analogo e nostrano movimento?
Bah! Chi può saperlo...
Certo era ora. E che finalmente ben vengano altre simili iniziative.
Ovviamente, meglio se a scopo esclusivamente dimostrativo.
Comunque, mi sarebbe piaciuto vedere la faccia del leghista mentre esprimeva con disgusto tale "clima intollerante", al cospetto di siffatto affronto!
Com'era quella? Mi pare dicesse Occhio per occhio...

Un compleanno dimenticato

martedì 19 gennaio 2010 di Giangiacomo 4 commenti
Oggi Paolo Borsellino avrebbe compiuto 70 anni.
E oggi nella sua città, gli unici che se ne ricordano sono i giovani della destra cittadina che, in sua memoria, hanno affisso per la città dei manifesti che ritraggono in manette gli ultimi boss latitanti catturati.
Tali manifesti, oltre ad urlare ai mafiosi che "faranno tutti questa fine", dettano una sorta di programma di tre punti, ammetto assai condivisibili, per "ammazzare la mafia".
Non condivido affatto l'appartenenza politica di queste persone e forse neppure, ma non fino in fondo, la durezza dei termini.
Ma non posso fare a meno di essere d'accordo con il messaggio lanciato dall'iniziativa. Che mi sembra, almeno per come appare proposto, assai limpido e intellettualmente onesto.
E io stesso, palermitano come Borsellino che a quello schieramento politico apparteneva, non ricordavo affatto questo anniversario e ringrazio i promotori per questo richiamo alla memoria, riguardante uno dei grandi eroi del nostro tempo.
E in un Paese dove sembra che al momento sia di primaria importanza la riabilitazione politica e morale di chi, come Craxi, è stato condannato ed è morto da latitante, non mi pare proprio una cosa da poco...

Se si potrebbe...

lunedì 18 gennaio 2010 di Giangiacomo 5 commenti
Oggi, nell'edizione delle 13 del TG2, affaccendato nelle attività di preparazione del pranzo domenicale, stavo ascoltando (infatti non guardavo) gli aggiornamenti sull'immane tragedia di Haiti.
Ancora oggi, immagini agghiaccianti e l'incomprensibile rilancio sul numero dei morti. Quasi una gara tra chi, fra i giornalisti, riesca a spararla più grossa.
A seguire, un servizio molto toccante sui bambini e sul loro silenzioso e dignitoso modo in cui stanno vivendo la loro tragedia.
Non sono molto d'accordo sul "dignitoso" perchè secondo me i bambini, finchè rimangono tali, sono sempre dignitosi. Ma anche perchè mi piacerebbe chiedere al giornalista com'è che, secondo lui, delle piccole e ignare creature dovrebbero reagire a un evento di tali proporzioni, oltre che al fatto di rimanere magari soli al mondo.
Poi l'appello di Totti a donare per i bambini, nella sua qualità di ambasciatore dell'Unicef. Forse l'unica cosa apprezzabile del servizio, visto il probabile seguito del personaggio, per questa giustissima causa.
Non vorrei essere frainteso e sottolineo di aver sinora parlato di Haiti, cioè di una tragedia di smisurate dimensioni, ma adesso vorrei cambiare argomento.
A conclusione del servizio, alcune interviste a gaudenti persone (come tutte quelle che spesso attualmente, in molti dei tg nazionali, commentano positivamente i successi del governo oppure, analogamente, l'ultimo modello da 100.000 euro di auto sportiva, quasi che questa fosse un oggetto accessibile a tutti...) che esprimevano l'auspicio che tutti questi bambini potessero essere adottati o comunque aiutati almeno economicamente (sempre da altri, mi pare di aver percepito!).
In realtà, queste allegre persone davano la sensazione di esprimere un frivolo pensiero, tra un momento di shopping e un altro di passeggio, nell'atmosfera tipica di queste domenicali e altrettanto "frivole" interviste on the road!
Non so perchè (lo so, lo so...) ho subito pensato al TG4!
L'apoteosi è stata però raggiunta con l'intervista di una giovane coppia.
Lui: ..."io adotterei anche a distanza e se si potrebbe anche, lo prenderei uno! Perchè no!"...
A parte il brivido alla schiena per il tono con cui parlava di orfani come se parlasse di cuccioli abbandonati, mi sono venute subito in mente diverse domande, tipo:
1) Ma il giornalista che l'ha intervistato, parla come lui? Oppure ha tralasciato per educazione l'evidente errore grammaticale?
2) Ma è possibile che abbiano intervistato solo queste persone?
3) Ma è possibile che nessun altro, così come il giornalista e il tecnico del montaggio, si sia accorto di un simile strafalcione, prima di mandare in onda il servizio?
Probabilmente io sono esagerato. Infatti ho raccomandato fino alla nausea ai miei figli che, parlando, il "se" deve andare con gli "ossi".
Però, quando sento questi errori, non posso fare a meno di infastidirmi.
Specialmente se questi vanno in onda in uno dei tg della tv di Stato.
Cioè quella che in qualche modo, anche se sono ormai lontani i tempi di "Non è mai troppo tardi", dovrebbe essere principalmente didattica nei confronti di chi la segue.
Esagero?

Ma secondo voi li pagano?

martedì 12 gennaio 2010 di Giangiacomo 4 commenti
Sforzandomi di sopportare l'ormai noto clima televisivo, avrei voluto vedere come stasera a Ballarò si sarebbe parlato del tema Rosarno.
Ahimè però, escludendo la solita bella performance di Crozza, anche oggi l'argomento in discussione è stato esclusivamente politico.
Tristemente si è parlato di aliquote e prima ancora, guarda caso, di giustizia.
E poco importa se a molti (me compreso) non è ancora chiaro cosa realmente sia successo in Calabria.
E poco importa se in tanti (me compreso) abbiamo il disagio di sentirci in grave difetto nei confronti della comunità internazionale.
Ma lui era sempre lì. Non si vedeva da un po'. Però stasera era nuovamente in televisione.
Non parlo di Floris, bensì di Belpietro.
Non so se ci avete fatto caso anche voi, ma ormai da qualche mese si può vederlo in quasi tutti i programmi politici d'intrattenimento. Talvolta addirittura in contemporanea, da un lato e dall'altro...
Certo, non mi stupirei se per tutte queste "ospitate" queste persone percepissero dei gettoni di presenza.
Però, essendo da sempre un pagatore del canone rai, forse un po' mi seccherebbe!
Ma, secondo voi, li pagano o no?

Facciamo pulizia

venerdì 8 gennaio 2010 di Giangiacomo 5 commenti
Io non so se sia solo l'ennesima provocazione, però ho paura che facciano sempre sul serio.
A quando lo stesso trattamento (finora fortunatamente solo appena accenato) per noi siciliani? E poi per i calabresi, per arrivare ai toscani passando per Campania e Lazio?
L'Italia è lunga.
È il tempo che sta diventando breve...

Dramatic Chipmunk

mercoledì 6 gennaio 2010 di Giangiacomo 1 commenti
Ho come l'impressione che il mio ultimo post sia stato un po' "tosto"...
Motivo per cui, per bilanciare, eccovi una ca**ata che recentemente mi ha fatto ridere parecchio. E che ancora mi fa quest'effetto.
Non so perchè, ma appena mi è capitato di vederla, non sono più riuscito a smettere di guardarla e guardarla e ancora riguardarla senza fermarmi!!!
E devo ammettere di aver riso fino alle lacrime...
Il brutto è che non so il perchè, ma vorrei sapere se a voi fa lo stesso effetto...
È importante anche sentire, oltre che vedere.

La speranza è l'ultima a morire?

lunedì 4 gennaio 2010 di Giangiacomo 4 commenti
Un post di qualche giorno fa dell'amico zundapp, mi ha stimolato a parlare di qualcosa che mi riguarda profondamente.
Non che mi faccia piacere o che mi addolori particolarmente discutere di tale argomento che ormai fa parte "integrante" della mia vita, ma sono però in generale abbastanza prudente a parlarne con persone che non conosco, proprio per evitare che qualcuno possa sentirsi "violentato". Oppure, peggio ancora, per evitare di sentirmi tacciare di "protagonismo", così come già accadutomi in passato...
Potrei infatti benissimo dare ragione a chi, sentendomi raccontare di un mio grave malanno, potesse chiedermi il perchè lo stia terrorizzando parlando della "malattia del secolo".
Il tono del post di cui sopra, mi ha però indotto a credere che forse parlare della conclusione positiva della mia esperienza, poteva in qualche modo essere d'aiuto. Motivo per cui, rifiutando il protagonismo di prima, sto pure scrivendo questo post.
Era il 1991 e in famiglia stavamo aspettando la nascita del secondo figlio e, proprio alle porte del Natale, ho avuto la "fortuna" di accorgermi che qualcosa non andava. Piccoli segnali. Peraltro rimasti unici. Fortunatamente non trascurati. Ma che sono stati l'inizio di un lungo e a volte tortuoso percorso durato più di dieci anni.
Un lungo periodo scandito da numerosi interventi, terapie e controlli.
E speranze. Sistematicamente interrotte e rinviate al successivo traguardo. Il penultimo dei quali circa sei anni fa.
L'ultimo (sempre e solo in ordine di tempo) invece al compimento di cinque anni consecutivi di tregua. Segno che l'ultima chemio aveva fatto il proprio dovere.
Eppure, tra i tanti "fastidi" fisici, quello che ricordo con maggior disagio era il "fastidio" di dover consolare chi, in preda alla paura per me, veniva a piangere da me e per me.
E io, pur figurandomi un'ipotetica data di scadenza stampata addosso (proprio come una mozzarella o uno stracchino...), mi ritrovavo a parlare in modo estraneo ed asettico, oltre che falsamente ottimistico, di qualcosa che mi rendevo conto mi riguardasse direttamente, ma che personalmente non riuscivo ancora nemmeno a configurare o lontanamente accettare. Almeno all'inizio...
Adesso è tutto alle spalle. E anche se ogni tanto il timore di ricaderci si fa vivo, so che questa è un'esperienza ormai conclusa.
E so anche la speranza non sia l'ultima a morire.
Ma, come dice oggi ancora zundapp in un altro post, "non bisogna fare bilanci, bisogna fare progetti".
E per quanto ogni tanto mi trovi a recriminare su alcune mie scelte, magari rimpiangendo altre non effettuate, io sono molto d'accordo con lui...