Condannati

sabato 29 maggio 2010 di Giangiacomo

Dice il Vaticano che l'inferno sarà più duro per i pedofili.
Non so come leggere una tale notizia. Davvero.
Mi chiedo cioè se non si tratti di una reazione eccessiva ad una tardiva vergogna, finalmente però giunta a destinazione, oppure non sia l'ennesimo proclama buttato fuori a denti stretti per confondere la acque.
Mi viene da sorridere pensando a un potenziometro, a disposizione di qualcuno assai altolocato, che regoli dalla terra l'intensità delle "pene infernali"!
Mi infastidisce, e non poco, il sapere che la tanto declamata "carità cristiana" (principio che mi è stato inculcato da piccolo e che, anche se credente non sono, cerco sempre e comunque di mettere in pratica) può andare a farsi benedire anche per voce della chiesa stessa.
Traduco: qualcuno sa spiegarmi che caspita voglia dire "sarebbe davvero meglio per i sacerdoti colpevoli di abusi sessuali su minori che i loro crimini fossero causa di morte.
Direi che una tale affermazione, io stesso non riesco proprio ad accettarla...
Non sarebbe più facile "aiutare" questi soggetti a fare un po' di "duro" ma umano carcere?
  1. bravo. Hai centrato il punto;ma per chi ha spesso sottratto i sacerdoti colpevoli alla giustizia umana è normale rimandare la punizione ad una lontana ed incerta "giustizia divina".

  2. e poi io sono convinta che quelli all'inferno manco ci credono!

  3. zundapp

    ma l'inferno più duro ne presuppone uno più leggero? e per chi?

  4. Umanamente non so davvero cosa dire. Ricordo una frase che recita "occhio per occhio..." ma non saprei come sarebbe possibile applicare questa "legge", in casi come questo.
    Quando mio figlio (maschio) tornando a casa da scuola mi ha raccontato di essere stato avvicinato da un uomo, che lo ha chiamato per nome, che voleva farlo salire in auto... Ho tremato. Tremo ancora, anche se Lorenzo ha quasi 18 anni.
    E' sufficiente pensare "a me (a mio figlio) è andata bene"?
    Ai miei figli non ho fatto frequentare la chiesa: mi è stata sufficiente l'esperienza personale di bambina...

  5. Tento di dare una spiegazione al tuo enigma. Dal giornale si legge letteralmente: "Mons. Scicluna ha citato il passo del Vangelo di Marco, nel quale Gesù afferma "Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono, è meglio per lui che gli si metta una macina da asino al collo e venga gettato nel mare" e ha riproposto l’interpretazione che del passo diede S.Gregorio Magno. "Gregorio Magno - ha detto il promotore vaticano - così commenta queste terribili parole di Gesù: ’Misticamente espresso nella macina d’asino è il ritmo duro della vita secolare mentre il profondo del mare sta a significare la dannazione più terribilè. Perciò - ha spiegato -, chi dopo essersi portato ad una professione di santità distrugge altri tramite la parola o l’esempio, sarebbe davvero meglio per lui che i suoi malfatti gli fossero causa di morte essendo secolare, piuttosto che il suo sacro ufficio lo imponesse come esempio per altri nelle sue colpe, perchè tendenzialmente se fosse caduto da solo il suo tormento nell’inferno sarebbe di qualità più sopportabile".
    In poche parole, oltre al danno in sè grave ed irreparabile, bisogna aggiungere pure quello che discredita non solo gli altri sacerdoti ed operatori laici che quotidianamente si prodigano per chi ha bisogno, ma anche il messaggio stesso cristiano lasciatoci in eredità da Dio.

  6. @sPunto
    Nessun sano di mente, oltre che illuminato, cadrebbe nel gioco del discredito degli altri sacerdoti e ed operatori laici.
    Anche se quest'atteggiamento mi è stato ingiustamente rimproverato da chi è credente.
    Dico solo, da padre, che secondo me i bambini non si toccano. E inoltre dico che non si proteggono (o non si "scandalizzano") con le parabole o con i giri di parole. Non vanno toccati e basta!
    E quando questo succede, credo che chiunque dovrebbe farsi da parte e lasciare che la giustizia "terrena" faccia il suo corso.
    Nessuno chiede pene capitali o celesti ma solo la giusta espiazione per una orribile colpa.
    Oppure un reale pentimento, necessario per ripristinare la dignità dei discreditati di prima, oltre che il messaggio cristiano di cui tu parli.
    E questo pentimento ancora non mi pare sia proprio venuto a galla, finora...

  7. Da credente e praticante sinceramente ti dico che non mi riconoscevo per niente in quest'atteggiamento della Chiesa. Ora però ti posso dire con convinzione di causa che qualcosa è cambiata.. si, proprio dalla figura dell'odierno Papa è arrivata finalmente la spinta per riformare, redimere e colpire tutte le nefandezze che possono esserci. E non sono cose puramente astratte ma concrete...

  8. Anonimo

    Certo che le nefandezze come i crimini sui bimbi sono difficili da perdonare, ma Dio può tutto. Molto meno un normale giudice, ed è da questo che in primis devono essere giudicati!

Posta un commento