Se si potrebbe...

lunedì 18 gennaio 2010 di Giangiacomo
Oggi, nell'edizione delle 13 del TG2, affaccendato nelle attività di preparazione del pranzo domenicale, stavo ascoltando (infatti non guardavo) gli aggiornamenti sull'immane tragedia di Haiti.
Ancora oggi, immagini agghiaccianti e l'incomprensibile rilancio sul numero dei morti. Quasi una gara tra chi, fra i giornalisti, riesca a spararla più grossa.
A seguire, un servizio molto toccante sui bambini e sul loro silenzioso e dignitoso modo in cui stanno vivendo la loro tragedia.
Non sono molto d'accordo sul "dignitoso" perchè secondo me i bambini, finchè rimangono tali, sono sempre dignitosi. Ma anche perchè mi piacerebbe chiedere al giornalista com'è che, secondo lui, delle piccole e ignare creature dovrebbero reagire a un evento di tali proporzioni, oltre che al fatto di rimanere magari soli al mondo.
Poi l'appello di Totti a donare per i bambini, nella sua qualità di ambasciatore dell'Unicef. Forse l'unica cosa apprezzabile del servizio, visto il probabile seguito del personaggio, per questa giustissima causa.
Non vorrei essere frainteso e sottolineo di aver sinora parlato di Haiti, cioè di una tragedia di smisurate dimensioni, ma adesso vorrei cambiare argomento.
A conclusione del servizio, alcune interviste a gaudenti persone (come tutte quelle che spesso attualmente, in molti dei tg nazionali, commentano positivamente i successi del governo oppure, analogamente, l'ultimo modello da 100.000 euro di auto sportiva, quasi che questa fosse un oggetto accessibile a tutti...) che esprimevano l'auspicio che tutti questi bambini potessero essere adottati o comunque aiutati almeno economicamente (sempre da altri, mi pare di aver percepito!).
In realtà, queste allegre persone davano la sensazione di esprimere un frivolo pensiero, tra un momento di shopping e un altro di passeggio, nell'atmosfera tipica di queste domenicali e altrettanto "frivole" interviste on the road!
Non so perchè (lo so, lo so...) ho subito pensato al TG4!
L'apoteosi è stata però raggiunta con l'intervista di una giovane coppia.
Lui: ..."io adotterei anche a distanza e se si potrebbe anche, lo prenderei uno! Perchè no!"...
A parte il brivido alla schiena per il tono con cui parlava di orfani come se parlasse di cuccioli abbandonati, mi sono venute subito in mente diverse domande, tipo:
1) Ma il giornalista che l'ha intervistato, parla come lui? Oppure ha tralasciato per educazione l'evidente errore grammaticale?
2) Ma è possibile che abbiano intervistato solo queste persone?
3) Ma è possibile che nessun altro, così come il giornalista e il tecnico del montaggio, si sia accorto di un simile strafalcione, prima di mandare in onda il servizio?
Probabilmente io sono esagerato. Infatti ho raccomandato fino alla nausea ai miei figli che, parlando, il "se" deve andare con gli "ossi".
Però, quando sento questi errori, non posso fare a meno di infastidirmi.
Specialmente se questi vanno in onda in uno dei tg della tv di Stato.
Cioè quella che in qualche modo, anche se sono ormai lontani i tempi di "Non è mai troppo tardi", dovrebbe essere principalmente didattica nei confronti di chi la segue.
Esagero?
  1. sono assolutamente d'accordo! Ma quello che ci propinano ormai non è più
    giornalismo ma gossip. Io a volte facio fatica a capire quando finisce il TG2 e comincia "Costume e società"!

  2. in generale, io ho il dubbio che le televisioni di stato, come quelle commerciali, scelgano di non rivolgersi a chi ha cultura di base e normale senso critico ... quella fetta di popolazione pensante non rientra nel "target" utile ... insomma, secondo me non si sbagliano, è semplicemente una strategia commerciale.
    Ciao
    N.

  3. ehm...dov'è l'errore??? :-)

  4. @giulietta
    Ha, ha, ha!
    (questa è al limite tra lo stupido e l'argutamente sottile...)
    XD

  5. No, non esageri. Ma ormai il congiuntivo è considerato obsoleto. I TG poi sono una cosa inguardabile (salvo forse il TG3 ma ormai non guardo più nemmeno quello)

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